Central Park, il giardino dei newyorkesi, accoglie nei suoi 340 ettari un angolo particolare.
Passeggiando nel parco in Terrace Drive, poco prima della curva, un sentiero conduce ad un’area a forma di lacrima e ad un mosaico in bianco e nero, circondato da un boschetto di olmi. Imagine.
Un semplice ma suggestivo ricordo finanziato dalla moglie di Lennon, Yoko Ono. La zona si chiama Strawberry Fields, proprio come la canzone dei Beatles. Di fragole nemmeno l’ombra, ma l’aria è intrisa di ricordi e pervasa dalle note delle canzoni più famose dei Fab Four, intonate da artisti di strada.
John Lennon abitava a pochi passi da Central Park, nel Dakota Building sulla 72esima strada. Il palazzo fu voluto da Edward Clark, cofondatore della fabbrica di macchine da cucire Singer, e progettato dall’architetto Henry Janeway Hardenbergh. Lo scopo fu quello di dare vita alla zona, rendendola quella che ancora oggi è una delle aree più in di Manhattan: l’Upper West Side. L’edificio in questione venne completato nel 1884 e il risultato fu un lussuoso complesso di 65 appartamenti (all’epoca vennero venduti ancor prima della fine dei lavori).
[Fonte: The traveller’s guide to dark tourism – 1st Edition]
Hanno abitato qui personaggi di spicco come Rudolf Nureyev, Judy Garland, Liza Minelli e molti altri.
Lunedì 8 dicembre 1980 Lennon stava rientrando a casa, totalmente ignaro che di lì a poco il fan Mark David Chapman, che qualche ora prima era riuscito a farsi firmare un autografo, gli avrebbe esploso contro cinque colpi di pistola.
Il resto, purtroppo, è storia nota.
La vicenda rimane ancor oggi piuttosto ambigua; alcune persone, inoltre, sostengono che proprio a Strawberry Fields sia stata dispersa una parte delle ceneri di Lennon, ma nel 1992 Yoko Ono dichiarò che il corpo venne sepolto (fonte: Rock Tombstones di Luca Fassina).
Una piacevole curiosità: il mosaico è di origine italiana, fu infatti prodotto e donato dal Comune di Napoli e l’opera riproduce un mosaico presente proprio all’interno del Museo Archeologico della città.
Questo angolo di New York, che molti ancora non conoscono, è stato inaugurato il giorno di quello che sarebbe stato il 45° compleanno di John Lennon, il 9 ottobre del 1985.
E da allora un flusso continuo di viaggiatori, passanti, newyorkesi e curiosi si incontra in questo luogo, pensando forse un po’ alle parole “I’m going to Strawberry Fields, nothing is real and nothing to get hung about, Strawberry Fields forever…“