Spesso, negli ultimi tempi, ci siamo sentite particolarmente coinvolte in tematiche relative all’ambiente: raccolta differenziata, riscaldamento globale, utilizzo della plastica, scioglimento dei ghiacciai, ma cosa possiamo fare per essere green fuori casa?
Ebbene, anche in viaggio esistono dei piccoli accorgimenti e un pizzico di buon senso che si possono mettere in atto per mantenere un atteggiamento proattivo verso l’ambiente, senza rinunciare alle comodità e alle abitudini di sempre.
Consiglio n. 1: i mezzi di trasporto.
Scegliere di volare ha un impatto ambientale maggiore rispetto ad altri mezzi di trasporto ma, si sa, alcune destinazioni non sono assolutamente raggiungibili senza prendere un aereo. Una semplice soluzione c’è: da tempo esistono siti web specializzati nel calcolo dell’impatto ambientale circa le scelte di ognuno di noi, fra queste proprio quella di prendere un volo. Si chiamano carbon calculator e, inserendo luogo di partenza e di destinazione, calcolano le emissioni di anidride carbonica di ogni spostamento (uno dei più famosi è carbon footprint calculator). Calcolare non è sufficiente per ridurre il nostro impatto ambientale da “viaggiatori volanti”; dopo aver infatti individuato quanto inquina il proprio volo, si può decidere di devolvere una quota a progetti ambientali come piantare alberi, pulire zone inquinate nel mondo, etc.
Sempre sul tema dei voli aerei, Skyscanner propone un’apposita icona per individuare i voli a minor impatto ambientale, il cosiddetto CO2 Rating che si basa sul tipo di aeromobile e sul consumo di carburante per passeggero. Anche questo indicatore, seppur non considerando l’impatto del peso dei bagagli e dei posti effettivamente occupati, ci può aiutare nella scelta di voli meno dannosi per l’ambiente.
Da ricordare, infine, di optare per rotte a breve raggio o dirette; il maggior utilizzo di carburante, infatti, si ha nella fase di decollo.
Una volta arrivati a destinazione è utile scegliere mezzi di trasporto pubblici, noleggiare biciclette o monopattini; una scelta non banale quella di ridurre l’inquinamento anche delle città in cui siamo viaggiatori, impattando nel minor modo possibile anche sul traffico stesso.
Consiglio n. 2: Hotel eco-friendly.
La scelta della sistemazione alberghiera è altrettanto importante se si vuole coniugare comodità, risparmio ed ecosostenibilità. Esistono hotel e B&B che più di altri prestano attenzione alla tematica ambientale: strutture nuove o rinnovate che mirano al risparmio energetico nelle camere utilizzando lampade a basso consumo, detersivi eco-friendly, dispenser di shampoo e sapone ecosostenibili e non testati su animali anziché piccole monodose usa e getta.
Alcuni hotel indicano espressamente che il cambio degli asciugamani avviene solo su richiesta del cliente (lasciandoli ad esempio sul pavimento) anziché cambiarli inutilmente ogni giorno. Tutti piccoli accorgimenti che possono fare la differenza se si pensa alla quantità di clienti che soggiornano, proprio come noi.
Non necessariamente una scelta compatibile con l’ambiente si traduce in un aumento del prezzo, anzi, alcuni hotel low cost hanno già da anni adeguato le proprie strutture.
Consiglio n. 3: viaggiate digitale.
Apparentemente banale, ma viaggiare senza la stampa di biglietti e ricevute è un traguardo ambientale significativo se si pensa che ognuno di noi presenta i documenti di viaggio stampati o riceve molti scontrini. Per quello che non è obbligatorio da parte delle normative del Paese in cui ci si trova, è bene optare per le versioni digitali. Un esempio di questa scelta si può attuare direttamente in aeroporto dove, anziché stampare la carta di imbarco, si può utilizzare il check-in online e relativa app della Compagnia aerea.
Negli hotel, invece, anziché presentare la prenotazione stampata o farsi consegnare la ricevuta cartacea, si può altrettanto scegliere di utilizzare delle app o farsi inoltrare i documenti via mail.
Da notare che, in alcuni Paesi, non è obbligatorio consegnare al cliente la ricevuta di pagamento: optate quindi per un viaggio senza scontrini!
Consiglio n. 4: mangiate prodotti locali.
Quando si sceglie cosa mangiare è bene scoprire cosa offre la cucina locale e il cosiddetto km zero. La scelta farm-to-fork consente di supportare i produttori locali e limitare i costi e i danni del trasporto delle merci su lunghe distanze. Anche questa è una scelta che non modifica il nostro costo di soggiorno, ma sicuramente migliora l’esperienza di viaggio.
Consiglio n. 5: bevete dalla vostra bottiglia.
L’acqua è un bene prezioso, a volte anche molto caro. All’estero, infatti, le bottiglie di acqua hanno spesso un costo sopra la media italiana, motivo in più per coniugare la scelta ambientale a quella del portafoglio. Optando per una borraccia o una bottiglia riutilizzabile si possono risparmiare parecchi soldi (in Giappone, ad esempio, con un consumo quotidiano di 1 Litro d’acqua si possono risparmiare fino a 5 euro a testa al giorno!) e contemporaneamente si limita l’utilizzo della plastica usa e getta. Se pensate che la vostra destinazione possa offrirvi acqua potabile dal rubinetto, armatevi di una bottiglia – da svuotare prima del check-in e riempire a destinazione – e non abbiate il timore di riempirla ogni giorno di acqua fresca.
In generale, la scelta di ogni viaggiatore deve sempre mirare a non ledere il luogo in cui si trova, ogni comportamento è dunque commisurato al buonsenso e al contesto.
Spesso può sembrare faticoso doversi “adattare” a nuove abitudini, ma possiamo assicurarvi che è solo questione di pochi attimi o piccoli gesti che non interrompono assolutamente il flusso del viaggio.
Ciò che più è interessante è tornare a casa carichi di nuove sensazioni, anche un po’… green, se volete!