In provincia di Verona, nel cuore della Valpolicella, c’è un piccolo borgo che racchiude molte delle tipiche caratteristiche della Lessinia: San Giorgio di Valpolicella, conosciuto anche come San Giorgio Ingannapoltron.
Perché visitare San Giorgio di Valpolicella
Questo borgo è situato su una collina ai piedi dei Monti Lessini e del Monte Pastello e custodisce, all’interno delle sue vie, uno dei più antichi centri religiosi di Verona: la pieve longobarda-romanica.

Nel cuore del borgo si trovano appunto la chiesa, il campanile, il chiostro e il basamento di un’ara romana.
La chiesa è costruita in pietra e sorge sui resti di edifici pagani; all’interno tre navate ordinate e austere, che rispecchiano lo stile dell’epoca longobarda, sono state impreziosite da affreschi del tredicesimo secolo.
Accanto si trova il chiostro, al centro il pozzo e solamente su tre lati un caratteristico colonnato composto da minute colonne tutte diverse fra loro. Il campanile, incastonato alla base della struttura della chiesa e costruito con lo stesso materiale, fa ipotizzare la collocazione temporale nel medesimo periodo storico.

Una delle sue particolarità è in cima: su un lato, sopra l’orologio, vi è una finestra con tre archi o trifora, tipica del periodo romanico veronese, ma sugli altri lati si può scorgere un’ampia bifora, cioè una finestra con due archi, meno lavorata rispetto la principale.
Non di soli monumenti vive il turista, la zona è infatti ricca di prodotti tipici. I vini più conosciuti sono il Valpolicella D.O.C. (nelle famose tre versioni: Valpolicella Classico, Valpolicella Superiore e Valpolicella Ripasso), l’Amarone D.O.C.G. e il Recioto D.O.C.G.; tre vini rossi che ben si abbinano ai piatti della tradizione veronese.
Oltre al vino, altri prodotti locali sono l’olio extravergine di oliva D.O.P. Veneto Valpolicella, prodotto da olive di qualità grignano e favarol e le ciliegie, che si possono gustare tra giugno e luglio.
Aneddoti
Il toponimo Ingannapoltron
Il nome Ingannapoltron non compare sulle carte geografiche, il borgo è ufficialmente noto come San Giorgio di Valpolicella. L’appellativo Ingannapoltron, ovvero “inganna pigroni“, è stato aggiunto in modo scherzoso per sottolineare la collocazione geografica del borgo, posto in alto e apparentemente semplice da raggiungere a tal punto da ingannare chi voglia arrivare a piedi sulla vetta. Il nome San Giorgio in Ganna derivava in realtà da un termine longobardo con il significato di “versante pietroso e scosceso“, proprio come il colle di San Giorgio.

Non fatevi comunque intimorire da questo aneddoto, il borgo è facilmente accessibile anche a chi non pratica trekking: seguite le nostre indicazioni più in basso e non faticherete nemmeno un po’.
Il panorama e i terrazzamenti
Passeggiando per le viuzze, o fermandosi sulla terrazza del piccolo centro, si ha sempre davanti il magico panorama della Valpolicella con le sue imponenti distese di viti. In lontananza si può addirittura scorgere, meteo permettendo, il famoso Lago di Garda.
Il panorama si compone di terrazzamenti che dividono in modo colorato e sinuoso la collina. Per prevenire l’erosione del terreno e consentirne la coltivazione, sono stati costruiti nel tempo dei muretti a secco, detti marogne, che suddividono i filari di viti. Queste strutture sono costruite a mano e composte esclusivamente di pietra della Lessinia.
La pietra della Lessinia
Avete notato come tutto il borgo sia estremamente candido e rustico al tempo stesso?
Ebbene, è merito della famosa Pietra della Lessinia o Pietra di Prun (da non confondere con il marmo rossoverona) con la quale sono state costruite le case, le strade e i muretti di confine. Il materiale, di origine calcarea, è stato utilizzato allo stato grezzo appena spazzolato e lo si può trovare, oltre che a San Giorgio di Valpolicella, anche in centro a Verona (ad esempio in Piazza Erbe).

Non lasciatevi ingannare dalle apparenze, questo marmo si presenta in più finiture: dalle più grezze alle più raffinate. In alcuni blocchi si possono trovare dei fossili animali, alcuni dei quali conservati nel museo di Sant’Anna di Alfaedo, nel Parco della Lessinia.
La pietra è di origini molto antiche tanto che già all’epoca dei romani si iniziò l’attività estrattiva. Oggi la stessa è svolta con tecniche più evolute e tutelata dal Consorzio Tutela Pietra della Lessinia. L’organizzazione riunisce i produttori e i lavoratori di questo prezioso materiale al fine di farlo conoscere al pubblico mantenendo al contempo la tradizione locale.
Come raggiungere questo luogo
Il borgo è facilmente raggiungibile in auto da Verona. La zona della Valpolicella è collocata a nord della città, vi consigliamo di seguire la Strada Statale 12 passando per Sant’Ambrogio di Valpolicella.
Proseguite fino a vedere la segnaletica che indica il borgo, troverete un piccolo parcheggio gratuito (P1) a bordo strada che vi consentirà di raggiungere il centro salendo per una scala o percorrendo la via principale. Se non trovate parcheggio, proseguite verso il parcheggio P4, vicino al cimitero, altra zona che dista pochi passi dal centro. Viceversa, potete lasciare l’auto a valle e organizzarvi per una passeggiata, ma siete stati avvisati: il borgo si chiama Ingannapoltron…
Giunti nel borgo ci si muove a piedi; qui è presente una piccola piazza da dove godersi il meraviglioso panorama sulla valle e un bar dove sorseggiare un più che meritato bicchiere di vino.

Dal 2015 questo luogo fa parte dei Borghi più belli d’Italia. Se passate da queste parti e state pensando ad una breve gita a base di bellezza, tradizione e prodotti tipici, non lasciatevi sfuggire questo angolo nel veronese.
Noi siamo rimaste molto affascinate da questo borgo, e voi? Avete già visitato luoghi magici come questo?