Il turismo è indubbiamente uno dei settori più colpiti dalla crisi dovuta all’epidemia di Covid-19 e, ora che siamo alle porte della graduale riapertura, vogliamo proporvi il quadro della situazione e la nostra opinione. Abbiamo letto e sentito diversi pareri sull’evolversi della situazione attuale e, di recente, ci siamo interessate alle abitudini degli italiani in vacanza.
Si viaggerà in Italia…
Lo chiamano effetto cocooning, ovvero sentirsi sicuri e fuori pericolo solo nel proprio bozzolo senza il bisogno di uscire. Il bozzolo in questione è la seconda casa, il proprio paese o una località conosciuta.
Il turismo dei prossimi mesi sarà caratterizzato dalla permanenze nella seconda casa. Ad affermarlo è Massimo Feruzzi, amministratore unico di Jfc, società di consulenza nel settore turistico. Chi non ha una seconda casa cercherà comunque luoghi sicuri e isolati come le mete di tipo naturalistico. Un altro gruppo di turisti, sempre secondo Massimo Feruzzi, non saprà rinunciare alla socializzazione e all’aggregazione; per questo sarà necessario garantire le misure di sicurezza adeguate.
Si stanno valutando alternative per mantenere le distanze di sicurezza sulle spiagge, per garantire il corretto rispetto delle normative in ristoranti e alberghi e non sarà facile ripartire. Il turismo di lusso non subirà grandi flessioni ma chi non rientra in questo segmento rivaluterà forme di turismo lento, ovvero luoghi meno noti e borghi lontani dal classico turismo di massa. Lo suggerisce Alessandro Tortelli, direttore scientifico del Centro Studi Turistici di Firenze.

L’offerta turistica sta sostanzialmente cambiando; questo è, secondo noi, non solo un momento di flessione del settore ma anche di forte riflessione.
E’ un’occasione per rivalutare l’offerta turistica migliorandola con nuovi servizi e soluzioni, per creare un rapporto più personale con il cliente e farlo sentire sicuro anche fuori dagli spazi conosciuti. E’ inoltre un’opportunità per lanciare il turismo a km zero, quello dietro casa, che a volte si snobba per mete più blasonate.
…tra voucher e proposte di vacanza.
I viaggiatori si dividono ora in due categorie: coloro che cercano disperatamente di farsi rimborsare i biglietti di voli o treni e quelli che invece stanno cercando soluzioni alternative per le prossime vacanze, seppur con qualche perplessità.
Spostare la prenotazione o cancellarla?
L’associazione degli albergatori Federalberghi ha promosso l’hashtag #cambialadata invitando le strutture e i clienti alla flessibilità, in modo da avere comunque un programma di massima sulle prenotazioni dei prossimi mesi e consentire agli albergatori di organizzarsi. Se ciò non fosse sufficiente a far cambiare idea agli indecisi, sono molte le iniziative che si stanno sviluppando per promuovere il turismo sul territorio nazionale.
Acquistare buoni vacanza o prenotare direttamente?
Si sente molto parlare di voucher o buoni per il turismo. Questi strumenti sono dei titoli di credito, si paga oggi per un servizio o un bene di cui si potrà usufruire in futuro mostrando il voucher.
Tra i tanti che abbiamo visto nascere in questi giorni ci sono i voucher “Salva Vacanza” promossi dal Governo (art. 88 del D.l.17 marzo 2020 n.18); vengono rilasciati a chi ha già prenotato e modifica la propria prenotazione almeno trenta giorni prima dalla data prevista per il soggiorno.
Per usufruirne è sufficiente contattare la struttura ricettiva ed entro quindici giorni si riceve il voucher per l’importo già versato in fase di prenotazione. Il voucher vale un anno e, nel caso in cui la struttura fosse chiusa per un periodo o non fosse in grado di offrire il servizio richiesto, si potrà procedere con la richiesta di rimborso del prezzo o la commutazione in altri servizi.
La motivazione collegata all’utilizzo di questo strumento è naturalmente l’incertezza causata dalla pandemia di Covid-19, non vengono ritenuti validi altri motivi.
Ulteriori iniziative private nate in questo frangente sono i travel bond. In questo caso non parliamo di rimborsi o di posticipazioni di prenotazioni esistenti, ma di un acquisto a prezzo scontato di un servizio a scelta per poi usufruirne successivamente. Il nome trae origine dagli strumenti finanziari obbligazionari ma non sono assimilabili a questi ultimi, si tratta infatti di un’iniziativa fuori dal circuito bancario. Si acquista un bond scegliendo una cena, un pernottamento, un servizio e la struttura ne ricava infine un importo decurtato di una commissione. In futuro, quando tutto ripartirà, si potrà scegliere quando utilizzare il bond.

Un’iniziativa simile è stata proposta in Campania, si tratta degli holiday bond. Il meccanismo è il medesimo: si acquista oggi un bond a prezzo scontato e si utilizza per il suo valore nominale appena sarà possibile. A differenza dei precedenti, essendo elaborati in collaborazione con la regione, si potranno detrarre fiscalmente.
In Lazio, il presidente di Federalberghi ha lanciato take a stay, medesimo meccanismo dei precedenti ma la vendita è in capo al singolo albergatore, direttamente dal proprio sito o dai canali social.
Tenere aperto o vendere la propria attività?
Quanto finora descritto può sembrare una sciocchezza se pensiamo a ciò che si trovano a vivere alcuni imprenditori del settore, realmente di fronte ad un bivio fra chiusura definitiva e riapertura.
Alcuni albergatori, in questo periodo di incertezza e senza una precisa visione futura, sono nel pieno vortice del mercato immobiliare. E’ facile ricevere offerte di acquisto ad un prezzo apparentemente vantaggioso e correlate dalla minacciosa considerazione sull’andamento del mercato. Vendere ora ad un prezzo basso o attendere, con il rischio di non trovare un acquirente interessato: questo il dubbio di molti.
Aumenteranno necessariamente i controlli in riferimento a queste speculazioni, in modo da tutelare maggiormente chi in questo momento è più debole e non riesce a ripagare debiti o investimenti sulle proprie attività. Questo è un aspetto da non trascurare quando, da viaggiatori, ci si interroga sulla scelta della prossima meta.
Cambieranno i nostri spazi…
I nostri comportamenti dovranno certamente cambiare, le distanze non saranno solo geografiche ma anche nei luoghi che frequentiamo ogni giorno. Una delle restrizioni di questo periodo è stata la chiusura dei parchi e degli spazi urbani gratuiti e ricreativi.
Gli architetti austriaci di Studio Precht hanno ideato un nuovo parco per Vienna chiamato Parc de la distance. Il progetto prevede una zona a forma di impronta digitale – elemento che accomuna l’umanità – e la peculiarità di questo spazio è di avere dei percorsi separati e paralleli. Ogni visitatore può accedervi verificando la presenza di altre persone all’interno e passeggiare indisturbato. Sarà forse questa la nuova frontiera della progettazione urbana? Spazi più ampi e destinati al singolo oltre che alla collettività?
…e il mondo della musica, dell’arte e del cinema.
Mentre noi ci interroghiamo sul futuro del settore turistico, anche in altri ambiti si stanno sviluppando molte iniziative.
Se nel mondo della musica pop Lady Gaga ha organizzato un concerto globale per tutti coloro che sono in quarantena, nel mondo del rock Jonny Depp e Jeff Beck hanno lanciato il singolo Isolation su Instagram, cover di un brano di John Lennon del 1970.
In territorio nazionale non siamo da meno e il pop locale reagirà certamente alla situazione con qualche evento particolare. Elisa, ad esempio, ha pubblicato il singolo Andrà tutto bene e non sarà di certo l’unico brano ad accompagnarci in questo periodo. Ci dovremo probabilmente preparare ad una stagione di concerti in una nuova ottica, tra live from home dei nostri artisti preferiti e condivisioni video.

Anche il mondo dell’arte si sta mobilitando avviando raccolte fondi mirate e organizzando aste. Alcuni fotografi hanno messo in vendita i loro scatti migliori.
Nel mondo del cinema le riprese sono state interrotte e le uscite di nuovi film bloccate. Qualche testata paventa l’apertura di cinema all’aperto, i cosiddetti drive in, al fine di consentirci la visione di film sul grande schermo stando seduti comodamente nelle nostre auto.
Appare chiaro che la situazione ci porterà verso nuovi scenari. Noi auspichiamo ad un cambiamento positivo, ad una riorganizzazione delle nostre abitudini che ci consenta di vivere appieno i momenti di convivialità, con sempre maggiore consapevolezza che nulla dev’essere dato per scontato.
Questa quarantena ci lascia con la convinzione che saranno gli spazi e la concezione di essi a cambiare maggiormente. Non solo gli spazi fisici ma anche, e soprattutto, quelli mentali.
Personalmente stiamo valutando di scegliere periodi di vacanza diversi dagli anni precedenti e di rimanere in Italia. Non abbiamo naturalmente ancora prenotato, ma potremmo essere in procinto di farlo. Conoscete altre iniziative correlate al mondo del turismo? Come pensate si evolverà la situazione?
30 Commenti
Da agente di viaggio puoi immaginare la preoccupazione per il settore turistico. Speriamo bene, vedo però che c’è voglia di ripartenza, alcune strutture alberghiere si stanno organizzando e confido in una ripresa, Certo è cambiato il mondo e anche il viaggio andrà reinterpretato!
Ciao Arianna! Tutto sta subendo una modifica ma c’è tanta voglia di ripartire…con qualche difficoltà iniziale e con un po’ di innovazione si otterranno grandi risultati.
Complimenti, un articolo molto interessante. Anch’io credo che il settore turistico sia stato fortemente colpito e questo periodo di quarantena ha aperto scenari inaspettati.
Speriamo di uscirne fuori al più presto, certo è che il modo di viaggiare cambierà!
Dal canto mio spero solo di poter tornare in Puglia (abito a Padova) dove tra l’altro ho la seconda casa. Lo spostamento tra regioni è fondamentale per me… incrocio le dita🤞
Grazie Lucia! Anche noi faremo molto probabilmente lo stesso viaggio, speriamo di poter raggiungere la Puglia facilmente!
Sicuramente il settore più colpito da questa pandemia é quello turistico. Sono una cicloturista tutti gli anni partivo con la mia bici, carica come un mulo, tenda e sacco a pelo x le emergenze, e andavo in giro per l’Europa una quindicina di giorni Quest’anno non lo farò, non mi sento sicura, non so se dove mi dovrei fermare a dormire attuano tutte le misure necessarie x santificare il tutto, e dormire sempre in tenda a quasi 50 anni non é possibile. Ad oggi sono propensa a rimanere a casa in attesa di tempi migliori
Ciao Barbara! Quest’anno sarà più difficile organizzare come muoversi…siamo in attesa anche noi di informazioni maggiori.
Gran bel articolo! L’ho letto con interesse e mi ha fatto anche riflettere su molti aspetti che non avevo considerato. Io sono tra quelli che sono “sospesi” in attesa di sapere cosa succederà del volo prenotato e dell’alloggio. Però non sento per nulla l’effetto “nido” e se potessi sarei felice di andare all’estero ma ho seri dubbi che ciò avvenga.
Grazie Sandra! L’articolo vuole essere un punto della situazione che stiamo vivendo, per ora andremo avanti a piccoli step. Appena sarà possibile ricominceremo a viaggiare senza pensieri!
Articolo molto interessante!
Io cerco di non pensarci perché per me andare in vacanza è prendere un aereo. Spero almeno che lo si possa fare in Italia, tra breve, ma dubito. Personalmente non me la sento di fare programmi per ora. Sicuramente il fatto di poter essere flessibili con i periodi è un bel vantaggio, conto su quello.
Grazie Patty! La flessibilità è un grande vantaggio. Purtroppo siamo costrette a ripensare e riorganizzare le nostre abitudini. Sicuramente ne ricaveremo qualcosa di buono.
Sono davvero molto curiosa di vedere come si evolverà la società nei prossimi mesi. Indubbiamente si assisterà ad un grosso cambiamento delle abitudini per molti, ma ancora non riesco a capirne la portata. Grazie per questo bell’articolo, mi ha dato molti spunti di riflessione per tutti i diversi settori. Per quanto mi riguarda in realtà i miei programmi di viaggio non sono cambiati molto, in quanto avevo già deciso di rimanere in Italia quest’estate ancora prima dell’inizio della pandemia e di mio non prenoto mai niente, preferendo viaggi itineranti e a stretto contatto con la natura. Avrei voluto fare una breve tappa in Slovenia, ma se non fosse possibile, mi atterrò senza problemi alle disposizioni del governo.
Io penso che per quest’anno il turismo globale si fermerà. Staremo tutti il più possibile a casa o al massimo faremo qualche gita fuori porta in giornata. Sono sicura che il 2021 sarà l’anno della rivincita e questo settore guadagnerà molto di più di quanto ha perso stando fermo quest’anno!
Ciao Michela! A lungo termine decisamente ci sarà una ripresa del turismo fuori dai confini, per ora resteremo vicine a casa.
Grazie Veronica! Sarà un anno all’insegna del turismo nazionale. Avere la flessibilità mentale per cambiare i piani e organizzarsi è l’unico vantaggio in questo periodo. Opteremo per l’Italia, con le dovute cautele.
In effetti io, che di norma sono una viaggiatrice che ama sempre scoprire luoghi nuovi, al momento ho voglia di muovermi in territori conosciuti e quindi in Italia. Ho voglia di un lungo viaggio in auto attraverso l’Italia meno nota, da nord a sud…
Ciao! Anche noi abbiamo pensato ad un bel on the road, ci piace guidare e vogliamo rimanere in Italia.
Personalmente continuo a sognare grandi viaggi, ma per il futuro più immediato credo che mi sentirò al sicuro solo vicino casa. Spero quindi di poter organizzare qualche we sulle mie amate orobie, in tenda e sacco a pelo!
Ciao Maria Grazia! Probabilmente l’evoluzione del turismo sarà proprio questa: vacanze vicine e brevi.
Cambieranno molte cose nel turismo da quest’estate.
Oltre agli spazi bisognerà ridimensionare i costi.
Noi abbiamo 2 voucher da utilizzare all’estero nel 2021 e per quest’anno ci siamo organizzati con il campeggio! Sperando si possa!
Ciao Cristina! Speriamo ci si possa organizzare al meglio, sicuramente saranno vacanze brevi e vicino a casa.
Beh, la situazione è in effetti ancora molto incerta per prevedere l’estate come sarà. Sicuramente non sarà la solita estate e non si faranno le solite vacanze. Personalmente stavo pensando già prima della pandemia a dei percorsi di turismo lento, mi piacerebbe scoprire luoghi non ancora molto conosciuti o comunque lontani dal turismo di massa, come i borghi. Però al momento non so ancora con certezza se lo farò entro quest’anno.
Ciao Maria! Anche noi stiamo valutando posti meno conosciuti e magari soggiorni molto brevi. Solo il tempo ci darà più certezze.
Seppur la voglia di viaggiare ci sia, personalmente ho deciso di non partire. Oltre a tutte le difficoltà del caso si aggiunge anche uno scenario surreale di paura! In attesa di tempi migliori!
Speriamo in una ripresa graduale ma con tutte le precauzioni del caso. Magari viaggeremo più vicino a casa.
Assisteremo a cambiamenti epocali non solo del turismo ma anche della vita quotidiana. Spero davvero che le cose migliorino in meglio, perché io al momento ho davvero paura di viaggiare nonostante il forte desiderio di farlo 😞
Ciao Rosa! Sicuramente a poco a poco ci sarà una ripresa, se le condizioni lo permetteranno potremmo viaggiare con massima sicurezza. Dovremmo prestare attenzione molto più di prima, ma sarà fattibile.
Torneremo a viaggiare come una volta, adesso cerchiamo di accettare e rispettare le regole per il nostro bene e delle future generazioni.
Ciao Federica! Esattamente, un po’ di pazienza e tutto sarà di nuovo fattibile.
Una situazione davvero complessa, molte realtà ridisegneranno i propri spazi e penso che ci sarà anche una modifica (almeno in un primo tempo) delle condizioni di prenotazione.
Io mi sto dividendo tra i rimborsi per un viaggio prenotato all’inizio di quest’anno, quando ancora non esisteva la parola Covid, e la scelta di fare delle vacanze in Italia cercando di mandare avanti la mia attività, non è facile, ma ne usciremo più forti di prima!
Ciao Sara! Concordiamo con te, sarà difficile ma ne usciremo più forti.