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Home Italia Tradizione e innovazione alla Galleria Nazionale dell’Umbria
Italia

Tradizione e innovazione alla Galleria Nazionale dell’Umbria

Da The Same Calamita 08/09/2020

Oggi vi portiamo con noi a Perugia, più precisamente all’interno della Galleria Nazione dell’Umbria nel Palazzo dei Priori.
Qui, dal 4 settembre 2020 al 10 gennaio 2021, antico e moderno si fondono dialogando in una mostra intensa e particolare: ‘Brian Eno. Reflected‘.

Brian Eno: musicista o artista?

Durante il nostro soggiorno perugino non ci siamo lasciate sfuggire questo evento così importante. Abbiamo percorso i due piani della mostra alla ricerca di tre allestimenti contemporanei curati proprio da Brian Eno.

L’artista, già noto al grande pubblico come il più elevato esponente del genere ambient music, ha rielaborato tre grandi opere d’epoca medioevale contestualizzandole ai giorni nostri; ha così fuso insieme arte e musica in un connubio a dir poco emozionante.

Pittura e musica sono sempre state intrecciate per me. Ho iniziato a giocare con la luce come mezzo all’incirca nello stesso periodo in cui ho iniziato a suonare quando ero adolescente.
Quando ripenso a quello che ho fatto negli anni successivi, mi sembra di aver cercato di rallentare la musica per renderla più simile alla pittura, e dare movimento alle immagini per avvicinarle alla musica… nella speranza che le due attività si incontrassero e si fondessero nel mezzo.

Brian Eno
Cristo morto in pietà, Perugino

Le opere interessate da questo processo sono:

  • Polittico di Sant’Antonio di Piero della Francesca;
  • Polittico Guidalotti del Beato Angelico;
  • Cristo morto in pietà del Perugino.

Tre grandi opere, tre esponenti di fama internazionale che hanno segnato l’evolversi della pittura dal Trecento in poi, lasciandoci in eredità importanti esempi di arte sacra. La struttura di ciascun opera e la cura dei dettagli lascia ancor oggi esterrefatti.

Reflected: la rivisitazione contemporanea

Camminando all’interno della splendida Galleria Nazionale, fra trittici trecenteschi, grandi opere su legno e crocifissi dipinti dai più importanti esponenti dell’epoca, ci si imbatte in installazioni ultramoderne volute da Eno e composte da una light box e da un accompagnamento musicale.

La domanda che mi sono posto mentre realizzavo queste opere è stata:
se entrassi in una chiesa nel 2020, cosa spererei di vedere?
Quale sarebbe per me un’esperienza trascendentale, al giorno d’oggi?
Le opere che ammiriamo nei musei sono le gloriose risposte fornite nel XV e nel XVI secolo a questa domanda.
Quale, mi sono chiesto, potrebbe essere la risposta odierna?

Brian Eno, agosto 2020 – Reflected.

Ci siamo fermate per diversi minuti di fronte ad ogni opera e, trascinate dalla colonna sonora, abbiamo fatto un balzo temporale da Piero della Francesca, Beato Angelico e Perugino sino ai giorni nostri.
La rivisitazione di queste opere è sorprendente: in un attimo si perde la cognizione del tempo e ci si avvicina all’opera attuale quasi fosse l’originale.

Polittico di Sant’Antonio, Piero della Francesca

Se anche voi state pensando di trascorrere qualche giorno in Umbria, o magari solo un weekend a Perugia, non perdetevi questa occasione unica.
Come già detto si rimane letteralmente estasiati da questa fusione fra classico e moderno, fra opere medioevali e light box scintillanti.
E poi stiamo parlando di un artista del calibro di Brian Eno, cos’altro aggiungere?

ArtePerugiaUmbria
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